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Cos’è:

Il “Progetto Campi Veloci” è un’iniziativa strategica con cui la Federazione intende incentivare i circoli italiani ad aumentare la dotazione di campi rapidi nel nostro paese, al fine di meglio supportare le esigenze di crescita tecnica dei giovani agonisti, in particolare nel settore maschile.

Come nasce:

Il progetto è scaturito da analisi di natura tecnica: la terra battuta, ad alto livello, dà solo il 27% circa dei punti in palio nel circuito maggiore, mentre gran parte dei nostri tennisti continua a basare la classifica sui tornei giocati sul rosso. Inoltre, l’allenamento e la competizione solo sulla terra (superficie dove si tengono oltre il 90% dei tornei italiani) ostacola la costruzione di tennisti in grado di affrontare il circuito pro attuale in cui, rispetto al passato, sono diventati molto più importanti i colpi di inizio gioco (servizio e risposta aggressiva). Notevole l’esempio della Spagna, dove negli ultimi 10 anni sono stati costruiti moltissimi campi in veloce (ce ne sono oltre 7.000 contro i circa 1.000 in Italia) per meglio supportare la crescita dei giovani spagnoli, che hanno iniziato a vincere su tutte le superfici. I tre paesi che producono il maggior numero di top 100 (Spagna, Francia e Germania) sono quelli dove l’attività giovanile ed agonistica è più diversificata fra terra rossa e veloce.

A chi si rivolge:

Il Progetto è rivolto ai gestori dei Circoli affiliati alla Federazione. Si vogliono stimolare i Circoli a dotarsi di un numero maggiore di campi rapidi. Ciò consentirà, in prospettiva, di organizzare più tornei – a tutti i livelli – sulle superfici rapide. I giovani con ambizioni di agonismo potranno così allenarsi e competere su tutte le superfici, con una crescita più equilibrata e proficua sul piano tecnico, tattico e agonistico.

In cosa consiste:

La Federazione ha messo a punto 3 leve per stimolare i Circoli ad installare campi rapidi.

1.

L’organizzazione agonistica e didattica: a partire dal 2011, molte gare giovanili, sia individuali che a squadre, saranno disputate sul veloce, inclusi i campionati assoluti per alcune classi di età; le date più richieste per l’organizzazione dei Futures ITF verranno attribuite ai circoli che organizzeranno tornei sul veloce; inoltre, nell’ambito del Progetto, L’Istituto Nazionale di Formazione Roberto Lombardi avvierà una campagna di sensibilizzazione nei confronti dei maestri di base (SAT, PIA eccetera) per intensificare l’addestramento dedicato ai colpi di inizio gioco (servizio e risposta) e la tecnica di spostamento da adottare sui campi rapidi;

2.

Il marketing: la Federazione ha stipulato un contratto con la società MAPEI S.p.A., tra le maggiori società produttrici di prodotti per l'edilizia tra i quali resina per rivestimenti delle superfici di campi da tennis, al fine di incentivare tra i Circoli affiliati l'uso dei campi veloci.

Inoltre, sono stati presi accordi con il Credito Sportivo e la BNL-BNP Paribas, per offrire ai circoli in grado di presentare idonee garanzie finanziamenti mirati a condizioni agevolate.

Clicca qui per conoscere le offerte finanziarie convenzionate:
I campi veloci soffrono molto meno gli agenti atmosferici, non gelano, asciugano prima, e offrono condizioni di gioco molto migliori nelle ore serali e invernali, quando sulla terra le palle diventano troppo pesanti e il rimbalzo irregolare. Quindi, in caso di riconversione in veloce di un campo in terra esistente, i risparmi sui costi di manutenzione e la maggiore fruibilità generano un rapido (4-5 anni) ammortamento dell’investimento e una permanente riduzione dei costi di esercizio.

3.

La comunicazione: L’ostacolo maggiore al “salto culturale” del veloce è che i Circoli sono frequentati e finanziati da soci, spesso anziani, che sono molto diffidenti nei confronti dei campi rapidi. Tuttavia, che essi siano pericolosi, a livello amatoriale, è più che altro un luogo comune, basato su esperienze fatte su superfici di 30 anni fa, mentre le più moderne soluzioni oggi disponibili sono ben più confortevoli e “giocabili”. Inoltre, rispetto alla terra rossa, esse. Pertanto, la Federazione sta ponendo in atto una massiccia campagna di comunicazione per far conoscere i vantaggi delle nuove superfici e mitigare i timori dei soci.

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